Gli stemmi      

All’inizio, quando il paese fu acquistato dalla famiglia Di Giovanni verosimilmente fu lo stemma di costoro a designare in qualche modo l’originaria Trecastagni. Stemma che, peraltro, è stato più volte recuperato, nel tempo, dalla “cosa pubblica” per accostarlo (a seconda del colore politico) ora all’emblema sabaudo ora al fascio littorio. Ma l’unico vero stemma ufficiale del Comune è stato quello assegnato nel 1812 dall’Intendenza Borbonica.

Successivamente, nessuna altra assegnazione ufficiale è mai intervenuta, tant’è che la richiesta avanzata dal Podestà Giuseppe Torrisi a nome della Municipalità, in data 21 ottobre 1931 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Consulta Araldica - non trovò accoglimento per mancata osservanza delle modalità prescritte (circ. Pres. Cons. Min. n°8600 del 2 ottobre 1931) come si riscontra dall’epistola datata 16 novembre 1931 a firma del Capo di Gabinetto  Mario Tosi. (1)

Lo stemma dei Di Giovanni lo troviamo rappresentato nell’architettura della piazzetta dedicata a Francesco Ferrara e descritto a pag. 144

 

 

 

 

1.        Lo stemma “Borbonico” di Trecastagni corrisponde approssimativamente a quello rappresentato nel drappo in velluto  esposto  nella sala consiliare.

La documentazione originale sugli stemmi con le motivazioni delle concessioni era conservata presso

l’archivio di Stato di Napoli. Durante l’ultima guerra la villa del casertano dove gli atti erano custoditi, insieme ai documenti degli Angioini (per cautela lontano dalla città di Napoli),  fu incendiata dai tedeschi durante la ritirata. - suscitando lo sdegno ed il pianto di Benedetto Croce. Pertanto, mentre siamo a conoscenza dello stemma di Trecastagni  grazie ad una copia dello stesso conservata all’Archivio di Stato di Palermo, non siamo edotti sulla motivazione della assegnazione.